torre di visione

Comodo percorso che si snoda tra ombrosi e fitti boschi di faggio, segni della storia e attrezzate area pic nic. Nel cammino si attraversa l’antico ponte di pietra sul torrente Rinassico e si incontrano i resti della Torre di Visione che per la sua importanza da il nome alla passeggiata. Meta finale le due terrazze panoramiche con un affaccio privilegiato sia sulla Valle dell’Adige che sulla valle di Non.


descrizione

Poco sopra l’abitato di Vigo di Ton, dalla strada che conduce al campo sportivo, svoltando a destra si imbocca una strada forestale che supera la forra del torrente Rinassico.

Il percorso, comodo e semipianeggiante, si sviluppa attraverso ombrosi e fitti boschi di faggio a ridosso dei sottostanti frutteti.

Dopo avere superato una valletta con un antico ponte in pietrame e costeggiato il Maso della Pozza, si giunge al bivio della strada forestale che sale dai Masi di Vigo ( distante ca. 600 m ).

Mantenendosi a monte, si percorre la comoda carrareccia che – in leggera pendenza – raggiunge un panoramico promontorio con area pic-nic; di qui, attraverso breve sentiero, si scende nella sottostante selletta (ove giunge il sentiero C.A.I. proveniente dalla Rocchetta) per poi risalire alla sommità del dosso ove insistono i pochi resti di un castello medievale, detto di Visione, menzionato per la prima volta nel 1199.

Dal promontorio e dalle due terrazze panoramiche, amplissimo panorama sulla Valle di Non e sulla Piana Rotaliana.

 

storia e cultura

la torre di visione


Fu edificata da Albertino e Manfredino di Tono nel 1199, a seguito dell’investimento feudale ricevuto dal vescovo di Trento, Corrado da Besseno. Nel XIV secolo i Tono si trasferiscono nel Castrum Belvesini o Castel Thun a monte di Vigo di Ton, abbandonando Castel Visione; attualmente sono ancora ben visibili alcune parti degli antichi muraglioni. Il cognome fu ufficializzato da Tono a Thun nel 1407.

Si tratta del primo castello posseduto ed abitato dalla nobile familia dei Tono, costruito in posizione strategica a presidio dell’antico ponte della Rocchetta che consentiva l’accesso alla bassa e media Val di Non. Esercitò la funzione strategica fino al 1333, sostituita in seguito dalla sottostante fortificazione della Rocchetta eretta lungo il versante sinistro del torrente Noce; questa fortificazione fu demolita nel 1810 e sostituita da un forte austriaco nel 1860, a sua volta demolito negli anni ’20, dopo il primo conflitto mondiale.

Il percorso che conduce alla Torre di Visione, localmente chiamato strada romana, ricalca probabilmente l’antica viabilità di collegamento della Valle di Non con la Piana Rotaliana e la Val d’Adige prima della costruzione, ad opera dei Romani, del “Pons Alpinus” mediante il quale fu possibile oltrepassare la forra della Rocchetta; in epoca antecedente, la viabilità di accesso a questa parte dell’Anaunia, non potendo seguire il paludoso fondovalle del torrente Noce, era stata ricavata lungo il più comodo fianco montuoso in sinistra orografica della valle passando per la selletta sotto la Torre.